Versi cerebrali: miei versi che riguardano l’intelletto, soprattutto nella sua attività teoretica e astratta (quindi separato dalla sensibilità e dall’esperienza). Il colore di questi versi è il giallo, il colore della equivocità: simbolo di vitalità luminosa e, nello stesso tempo, di subdola ambiguità. L’ambiguità è il carattere tipico degli intellettuali come, ahimè, io sono. Fanno parte di questi versi i versi civici, a cui tengo particolarmente.

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Mr. Livore

Mr Livore, l’invidia è il tuo nome e ti uccide l’accidia che conservi nel cuore.

Calpestando la Sovranità Popolare

Calpestando la Sovranità Popolare, succede che la gente schiumi rabbia dai denti

Dubbi di un Padre Proletario nel 2016

Come spiegare ad un figlio il potere? Come spigarne l’abuso e le conseguenze che sull’amor proprio può avere?

Piazza di Spagna burning!

Una cascata di marmo si poggia su un lago di sanpietrini lucenti. Galleggiano vanitosi i passanti,

Come fai a prenderti sul serio?

Quante volte, anche riuscendo a leggere e ripetere, le parole non significano niente? Prova a leggere la scala Likert, o a sapere quando è nato Napoleone, che scala ha usato Schubert, o con chi confina la Sierra Leone, quanti nervi ha un dente, o quali sono le risorse di tutti gli Stati… sono solo i […]

Generazione OFF

Baby boomers, Baby losers… “no future” gridavano i punkers.