Finanziarizzazione dell’economia

Per la rassegna #LavoroConDignità, un contenuto breve, con poche ma incisive risorse, sulla trasformazione di un sistema economico dalla produzione di beni, alla finanza. Non conosco un termine preciso per indicare questo processo, ma quello che più si avvicina a descriverlo mi sembra “finanziarizzazione dell’economia”.

Concetti chiave

Un sistema economico maturo, si sposta più verso i servizi. Non ho il tempo di spiegare tutti i dettagli della questione, ma provo a riassumere: ad un certo punto, invece che produrre beni, è più conveniente vendere servizi e soprattutto quelli ad alto valore aggiunto. Poi, però, un bel giorno ti svegli… e non è più proprio così

Effetto Baumol. Prende il nome dall’economista William Jack Baumol. In pratica, è ciò che accade ad un sistema economico, quando il settore dei servizi è il principale motore di sviluppo dell’economia: la forza lavoro si sposterà dal settore progressivo, a quello non progressivo. E il tasso di crescita economia dell’intero paese diminuirà gradualmente, fino a zero. Quindi, un effetto che tange sia lo Stato, che il Mercato.

L’economia è ormai strutturata più a vantaggio della finanza, che del commercio di beni. È quello che, volgarmente, viene definito come neoliberismo: termine che io odio, perché non significa niente. Preferisco di gran lunga il termine liberismo finanziario, consistente in quel processo, cominciato negli anni ’80 dal duo Thatcher-Reagan, per cui la rendita si è spostata dalla produzione di beni, alla finanza.

Link utili

Come al solito, il mio consiglio è di studiare: qui trovi un doc con vari link utili, che approfondiscono la questione meglio di come possa fare io. Enjoy 😉

1 commento
  1. M∆B
    M∆B dice:

    A tal proposito, è doveroso segnalare il libro di Karl Polany, “La grande trasformazione”, che ci racconta delle origini economiche e politiche (soprattutto degli anni ’30 del ‘900), del liberismo finanziario.

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