#PerleDiCosenza: Sibari e Rossano

Visitate tra il 6 e il 7 gennaio scorso e scrivo che, come tanti luoghi qui in Calabria, Sibari e Rossano sono dei veri e propri scrigni pieni di tesori, di cui ti spiego meglio qui di seguito…

Laghi di Sibari e Museo archeologico della Sibaritide

Non conoscevo i Laghi di Sibari e posso solo consigliarti di visitarli: un complesso residenziale così, l’ho visto raramente. Infatti, si tratta di un piccolo porto turistico dove, oltre a poter ormeggiare con la tua imbarcazione, hai a disposizione delle villette popo-niente-male, con spazi ben congegnati e un’atmosfera unica. Una bomboniera!

Subito dopo i Laghi, visitai il Museo archeologico della Sibaritide e in questo caso, più che un consiglio, è un imperativo: visitalo! Oltre tutti i tesori archeologici che contiene (valorizzati dal grande lavoro che sta portando avanti il direttore, Filippo Demma), che puoi approfondire da te, è da vedere perché ti puoi rendere conto di cos’era il Sud-Italia per gli antichi Greci: l’equivalente dell’America, per noi europei, tra fine ‘700 e prima metà del ‘900. Ti scrivo solo che il termine “Italia” deriva da lì e, con tutto il bene che voglio al catanzarese, penso sia stato determinato più dalla bellezza della piana di Sibari, che dal resto della Calabria.

Codex Rossanensis e Abbazia di Santa Maria del Patir

Il giorno successivo, dopo aver passato la notte nel bellissimo centro storico di Rossano, visitai sua Maestà: il Codex Purpureus Rossanensis. Mi limito solo a segnalarti che, oltre a rientrare tra i patrimoni dell’Unesco, è uno dei tre più importanti codici purpurei al mondo… e non aggiungo altro, se non che è molto bello anche tutto il complesso del Museo Diocesano in cui viene custodito.

Infine, ti segnalo l’Abbazia di Santa Maria del Patire, situata nel grazioso bosco delle Foreste Rossanesi. Ennesimo gioiello di questa zona e tra i migliori esempi di arte romanica normanna. Ma a colpirmi non è stato tanto questo, quanto la pace che si respira lassù: è come se il posto avesse assorbito le vibrazioni delle comunità monastiche vissute lì… stra-stra-stra-consigliato!

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